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01/01/2025Transizione industriale: al via il Fondo per sostenere le imprese italiane verso un’economia a basse emissioni

Tra innovazione, decarbonizzazione e competitività: il nuovo strumento del MIMIT per accompagnare la trasformazione del tessuto produttivo nazionale.
Nel cuore della rivoluzione verde europea e alla luce degli obiettivi di neutralità climatica fissati per il 2050, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha ufficialmente attivato il Fondo per il sostegno alla transizione industriale, uno strumento strategico per favorire l’adattamento delle imprese italiane ai nuovi paradigmi produttivi sostenibili.
La misura, finanziata con 300 milioni di euro iniziali, nasce per accompagnare le realtà industriali – in particolare quelle energivore – verso modelli di produzione a minore impatto ambientale, supportando investimenti in tecnologie pulite, efficienza energetica e processi di decarbonizzazione.
Obiettivi del Fondo: innovare, decarbonizzare, competere
L’obiettivo dichiarato è duplice: da un lato sostenere l’economia nazionale nel percorso di transizione ecologica e digitale, dall’altro assicurare che tale evoluzione non comprometta la competitività delle imprese, ma al contrario diventi leva di rilancio.
Il fondo è quindi destinato a:
- Promuovere la riconversione green dei processi industriali;
- Incentivare l’adozione di tecnologie a basse emissioni di carbonio;
- Sostenere progetti di efficienza energetica e riutilizzo di materie prime;
- Favorire l’introduzione di modelli produttivi circolari.
A chi è rivolto il fondo
Possono accedere alle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione che operano nel settore manifatturiero e, in misura minore, anche alcuni settori dei servizi connessi alla produzione.
Particolare attenzione è riservata a:
- Imprese con elevato consumo energetico (energivore);
- Aziende localizzate in aree di crisi industriale complessa;
- Progetti che prevedono l’integrazione tra innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale.
Tipologie di interventi agevolabili
Tra le spese ammesse figurano:
- Acquisto di impianti e macchinari ad alta efficienza;
- Implementazione di sistemi digitali per il monitoraggio energetico;
- Opere murarie necessarie all’installazione degli impianti;
- Consulenze specialistiche e costi di progettazione.
L’intensità dell’agevolazione varia in funzione della dimensione aziendale e della localizzazione del progetto, ma può arrivare fino al 65% a fondo perduto per le PMI in zone svantaggiate o per progetti ad alto valore ambientale.
Una leva per il futuro industriale del Paese
Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale rappresenta una risposta concreta alle sfide imposte dal cambiamento climatico e dalla trasformazione dei mercati globali. Non è solo un incentivo, ma uno strumento strategico di politica industriale: stimola l’adozione di tecnologie pulite, rafforza la resilienza delle imprese italiane e contribuisce a costruire un sistema produttivo più moderno, competitivo e sostenibile.
di Luisa Rosa